Allevamento
I criceti russi possono convivere in coppia, purché gli animaletti siano messi insieme quando sono ancora piccoli. Infatti se un criceto adulto è abituato a vivere da solo attaccherebbe senz’altro un altro soggetto introdotto nella sua gabbia. Criceti di provenienza diversa possono essere messi insieme se sono ancora giovani (entro i due mesi di età), in modo che si abituino alla reciproca presenza prima di diventare aggressivi, oppure si possono scegliere dei piccoli della stessa nidiata, cresciuti quindi insieme.
I soggetti devono essere preferibilmente maschio e femmina. Due maschi da adulti non sono compatibili, e finirebbero per lottare, mentre è più probabile che due femmine vadano d’accordo, ma non è escluso che anch’esse si azzuffino.
Se si tengono insieme un maschio e una femmina occorre considerare la necessità di trovare una sistemazione ai piccoli nati, che dovranno necessariamente essere separati dalla famiglia a un mese di età. Può accadere che la coppia inizi a litigare e a lottare, e in tal caso i due soggetti devono essere tenuti separati. Una volta che un criceto si è abituato a vivere da solo non può più essere messo insieme ad un altro soggetto, perchè verrebbe subito assalito.
Il criceto deve essere alloggiato in una gabbia sicura, che impedisca la fuga, robusta e facile da pulire. La gabbia deve essere più spaziosa possibile, per garantire il benessere del piccolo roditore. Sono adatte anche le gabbie a più piani collegati da scalette, che permettono di aumentare la superficie a disposizione del criceto. La gabbia deve essere priva di elementi che possano ferire il roditore, come punte taglienti o margini affilati. I materiali adatti sono metallo, plexiglas e plastica, mentre il legno non è assolutamente adatto, perché assorbe l’urina, e quindi è molto difficile da pulire. Sul fondo della gabbia deve essere posto un materiale assorbente e non tossico. Si può utilizzare pellet vegetale, pellet di segatura o di carta riciclata, trucioli di legno, carta a pezzi. Si devono evitare il ghiaino per gatti e la segatura fine.
La gabbia va posta in una zona tranquilla e silenziosa, lontana da correnti d’aria. Non deve essere collocata davanti ad una finestra, perché il calore del sole può surriscaldare la gabbia e uccidere il criceto. D’inverno non deve essere troppo vicina al termosifone, perché il caldo eccessivo danneggerebbe il roditore. Eventuali cani, gatti e furetti devono essere fuori portata: anche se la gabbia è chiusa ermeticamente possono rovesciarla, o comunque disturbare o stressare il criceto con la loro presenza.
Nella gabbia è indispensabile la presenza della ruota, che permette al criceto di fare attività, e che viene utilizzata per diverse ore al giorno; deve avere il pavimento pieno, in modo che le zampine non restino incastrate tra le sbarre fratturandosi.
Un altro accessorio indispensabile è rappresentato da una casetta o una scatolina che permetta al criceto di costruirsi una tana. Gli si può lasciare a disposizione della carta da cucina o della carta igienica per imbottire il nido. Il materiale simile a cotone in vendita nei negozi per animali è controindicato e potenzialmente molto pericoloso. Se ingerito può causare ostruzioni intestinali mortali; inoltre facilmente si attorciglia intorno alle zampe, causando il blocco della circolazione e la perdita dell’arto.
Alle pareti della gabbia si deve appendere un beverino a goccia, perché il criceto abbia sempre a disposizione acqua fresca e pulita. L’acqua va rinnovata tutti i giorni, e non quando il beverino resta vuoto.
Nel caso siano presenti dei piccoli si deve fare attenzione che riescano a raggiungere il beccuccio e bere senza difficoltà. Le vaschette non sono consigliabili per offrire l’acqua, perché si sporcano subito.
I criceti tendono a urinare in un angolo della gabbia, e si può approfittare di questa abitudine per tenere la gabbia più pulita. Mettendo nell’angolo prescelto un piccolo contenitore con del materiale assorbente è possibile che il criceto lo utilizzi regolarmente come gabinetto, mantenendo il resto della gabbia più pulita e facilitando la pulizia.
All’interno della gabbia, se è abbastanza spaziosa, si possono collocare tubi, scatoline, oggetti su cui arrampicarsi, rametti da rosicchiare, per arricchire l’ambiente e permettere al criceto di fare attività, tenendolo occupato. Qualunque oggetto si lasci dentro la gabbia deve essere sicuro per i criceti, vale a dire che se rosicchiato e ingerito non deve causare problemi. Si devono evitare oggetti verniciati o in qualche modo tossici, e sostanze che se ingoiate non siano digeribili e possano quindi causare un’ostruzione intestinale. Eventuali oggetti pesanti devono essere ben fissi perché non possano cadere, schiacciando l’animaletto.
La gabbia e tutti gli accessori devono essere puliti con cura almeno una volta alla settimana, utilizzando prima acqua calda e sapone e strofinando bene con una spazzola, e quindi un disinfettante da risciacquare poi con cura. Quando la gabbia è asciutta si ricopre il fondo con della lettiera nuova, si colloca all’interno del materiale per il nido e si fornisce una piccola scorta di cibo fresco. Tutti i giorni devono essere eseguite piccole operazioni di manutenzione: eliminare il cibo deperibile (frutta, vegetali, altri alimenti freschi), lavare il beverino e controllarne il buon funzionamento, pulire la zona scelta come gabinetto.
Riproduzione
In cattività i criceti si riproducono tutto l’anno. La gravidanza dura circa 18 giorni e i piccoli per parto sono in media 6-8, anche se possono arrivare a 11. Nei giorni precedenti e successivi al parto la femmina non deve essere disturbata, evitando di maneggiarla e di pulire la gabbia, altrimenti possono verificarsi casi di cannibalismo verso i piccoli o il loro abbandono. La femmina può essere lasciata con il maschio, che aiuta a prendersi cura dei piccoli. Deve avere a disposizione abbondante materiale per fare il nido (sono consigliati fazzoletti di carta) e una scorta di cibo sufficiente. I piccoli non vanno toccati per i primi sette giorni di vita. A volte le femmine, soprattutto se spaventate o disturbate, infilano i piccoli nelle tasche guanciali e li depositano nuovamente nel nido poco più tardi, quando pensano che il pericolo sia passato. Talvolta però i piccoli soffocano, soprattutto se la femmina è disturbata per un lungo periodo.
I piccoli alla nascita pesano appena 3 grammi; sono completamente inetti, nudi e con gli occhi chiusi, ma presentano già gli incisivi. Lo svezzamento avviene a 14 giorni, anche se i piccoli iniziano ad assumere cibo solido prima. E’ opportuno lasciare a disposizione del cibo sul pavimento della gabbia, in modo che sia facilmente accessibile, ad esempio del pellet inumidito; anche l’acqua deve essere facilmente raggiungibile dai piccoli. I piccoli orfani non hanno possibilità di sopravvivere; non ha successo il tentativo di affidarli a una balia, né quello di allattarli artificialmente. I piccoli di criceto dorato vanno separati e alloggiati singolarmente dopo i 30 giorni di età.
Le femmine di criceto russo presentano un calore a 24 ore dal parto, ma non è consigliabile riprodurle con troppa frequenza. Se il maschio viene allontanato per evitare gravidanze ripetute, non può più essere rimesso con la femmina perché verrebbe considerato un estraneo e aggredito.