Alimentazione
Una corretta alimentazione è fondamentale per la salute dei pappagallini ondulati, come per tutti gli animali. Le diete basate sui soli semi sono sbilanciate e carenti di molte vitamine e microelementi, troppo ricche di grassi, e favoriscono l’obesità. La dieta ideale è basata quindi non solo sull’impiego di semi, ma anche di mangimi formulati estrusi, spighe di panico, pastoncino (all’occorrenza). Le migliori sono quelle senza coloranti, conservanti e aromi artificiali.
La dieta va integrata con una varietà di frutta e verdura fresche (possibilmente biologiche), evitando l’avocado e le parti verdi di pomodoro e patate. I vegetali migliori sono quelli arancio o verde scuro (es. carote, broccoli) che sono più ricchi di vitamina A. I vegetali possono essere fatti a pezzettini e posti in una vaschetta, oppure appesi interi alla gabbia per stimolare l’esplorazione, il gioco ed eventualmente il consumo. Altri alimenti permessi sono gli snack e i premietti che devono essere di alta qualità.
Riproduzione
I pappagallini ondulati diventano sessualmente maturi a 6 mesi circa di età, ma è meglio non iniziare a riprodurli fino ad almeno 10 mesi, perché siano completamente maturi. La stagione riproduttiva va dalla primavera all’autunno. Il maschio pronto a riprodursi ha una cera di colore blu e offre il cibo in bocca alla femmina, mentre la femmina ha la cera marrone e rigurgita il cibo come se avesse dei piccoli da nutrire. Per permettere la riproduzione occorre lasciare a disposizione della coppia un nido; se sono presenti diverse coppie, ci deve essere almeno un nido per ciascuna, più qualcuno supplementare, e tutti alla stessa altezza, per evitare competizioni e lotte.
La femmina depone 5-6 uova per covata; in un anno può arrivare a deporre tre covate, ma a scapito di un notevole dispendio di forze, tanto che i piccoli dell’ultima covata possono crescere stentatamente. Per bloccare la riproduzione dopo una o al massimo due covate, si deve togliere il nido o separare la coppia.
La femmina depone un uovo ogni 48 ore, ma inizia la cova immediatamente, pertanto i piccoli nascono a intervalli. La schiusa di ciascun uovo richiede 18 giorni. Durante la cova la femmina non lascia il nido e viene alimentata dal maschio. I piccoli vengono nutriti dalla madre fino a che non lasciano il nido e iniziano a mangiare come i genitori, a circa 7 settimane di vita. Mentre alimentano i piccoli, i genitori devono avere costantemente cibo a disposizione in abbondanza. I figli non devono essere separati dai genitori fino a che non vi sia la certezza che siano perfettamente in grado di alimentarsi ed abbeverarsi da soli.
Per stimolare la riproduzione è molto utile l’impiego di lampade a spettro completo, che forniscono una luce simile a quella del sole, aumentando progressivamente le ore di luce fino a 13 al giorno.
I piccoli possono essere manipolati alcuni minuti al giorno a partire dai 20 giorni di età, evitando di esporli a una luce intensa dal momento che sono abituati al buio del nido. In tal modo crescono abituati al contatto umano e docili.