Pappagallino ondulato

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Il pappagallino ondulato, è un uccello di piccola taglia che origina dall’Australia, in cui si trova nelle pianure erbose a clima arido; vive in stormi di alcune decine di individui. È un uccello molto attivo che volando copre ampie distanze alla ricerca di cibo e acqua. E’ una specie nomade e si sposta in base alla disponibilità di alimento e alle condizioni climatiche più favorevoli. Essendo adattato a un clima arido il pappagallino ondulato, ricava la maggior parte dell’acqua di cui ha bisogno dal cibo. È un uccello principalmente granivoro.

La sua domesticazione risale all’inizio del 1800; la riproduzione ha permesso di selezionare un centinaio circa di variazioni di colore, rispetto al tipo ancestrale prevalentemente verde. Ovviamente, tutti i nostri pappagallini ondulati sono nati e cresciuti in allevamento.

Descrizione e caratteristiche

La vita media in ambiente domestico in condizioni ottimali è di 10-15 anni, ma possono superare i 20. La longevità è determinata dalla corretta alimentazione, dalla possibilità di fare esercizio, dalle condizioni generali di salute.

Questo pappagallino è molto intelligente, socievole e attivo; può imparare a ripetere le parole, anche se la sua pronuncia non è molto chiara. La sua piccola taglia rende relativamente semplice la sua gestione, tuttavia ha bisogno di una gabbia più ampia possibile (soprattutto in larghezza) per poter volare. Essendo un animale sociale, abituato a vivere in gruppi, è preferibile tenerlo in coppia, a meno che non gli si possa dedicare molto tempo per fargli compagnia.

La lunghezza complessiva del pappagallino ondulato, dalla testa alla coda, è di circa 18 cm e il peso di 30-40 g. Il colore originario è verde chiaro su addome e dorso, mentre le ali presentano righe alternate nere e gialle. La testa è gialla con una serie di sottili righe ondulate nere che scendono dalla nuca verso il collo e si continuano con quelle delle ali. Le guancie presentano piccole macchie blu scuro; la parte inferiore della gola è adornata da macchie nere. La coda è gialla e blu scuro.

Nella parte superiore del becco, intorno alle narici, vi è un’area rilevata, senza penne, detta cera. La cera ha una colorazione diversa nel maschio e nella femmina adulti, permettendo in tal modo di distinguere il sesso. Nel maschio la cera ha una colorazione blu, mentre nella femmina è marrone chiaro; nella femmina inoltre durante il periodo riproduttivo la cera può apparire rugosa. In alcune variazioni di colore (gli albini e quelle con colori molto chiari) la cera del maschio può restare di colore rosato, rendendo più difficile valutare il sesso. Nei soggetti immaturi (fino cioè a circa tre mesi di età) la cera è rosa chiaro e liscia.

Cura e alimentazione

Alimentazione

Una corretta alimentazione è fondamentale per la salute dei pappagallini ondulati, come per tutti gli animali. Le diete basate sui soli semi sono sbilanciate e carenti di molte vitamine e microelementi, troppo ricche di grassi, e favoriscono l’obesità. La dieta ideale è basata quindi non solo sull’impiego di semi, ma anche di mangimi formulati estrusi, spighe di panico, pastoncino (all’occorrenza). Le migliori sono quelle senza coloranti, conservanti e aromi artificiali.

La dieta va integrata con una varietà di frutta e verdura fresche (possibilmente biologiche), evitando l’avocado e le parti verdi di pomodoro e patate. I vegetali migliori sono quelli arancio o verde scuro (es. carote, broccoli) che sono più ricchi di vitamina A. I vegetali possono essere fatti a pezzettini e posti in una vaschetta, oppure appesi interi alla gabbia per stimolare l’esplorazione, il gioco ed eventualmente il consumo. Altri alimenti permessi sono gli snack e i premietti che devono essere di alta qualità.

Riproduzione

I pappagallini ondulati diventano sessualmente maturi a 6 mesi circa di età, ma è meglio non iniziare a riprodurli fino ad almeno 10 mesi, perché siano completamente maturi. La stagione riproduttiva va dalla primavera all’autunno. Il maschio pronto a riprodursi ha una cera di colore blu e offre il cibo in bocca alla femmina, mentre la femmina ha la cera marrone e rigurgita il cibo come se avesse dei piccoli da nutrire. Per permettere la riproduzione occorre lasciare a disposizione della coppia un nido; se sono presenti diverse coppie, ci deve essere almeno un nido per ciascuna, più qualcuno supplementare, e tutti alla stessa altezza, per evitare competizioni e lotte.

La femmina depone 5-6 uova per covata; in un anno può arrivare a deporre tre covate, ma a scapito di un notevole dispendio di forze, tanto che i piccoli dell’ultima covata possono crescere stentatamente. Per bloccare la riproduzione dopo una o al massimo due covate, si deve togliere il nido o separare la coppia.

La femmina depone un uovo ogni 48 ore, ma inizia la cova immediatamente, pertanto i piccoli nascono a intervalli. La schiusa di ciascun uovo richiede 18 giorni. Durante la cova la femmina non lascia il nido e viene alimentata dal maschio. I piccoli vengono nutriti dalla madre fino a che non lasciano il nido e iniziano a mangiare come i genitori, a circa 7 settimane di vita. Mentre alimentano i piccoli, i genitori devono avere costantemente cibo a disposizione in abbondanza. I figli non devono essere separati dai genitori fino a che non vi sia la certezza che siano perfettamente in grado di alimentarsi ed abbeverarsi da soli.

Per stimolare la riproduzione è molto utile l’impiego di lampade a spettro completo, che forniscono una luce simile a quella del sole, aumentando progressivamente le ore di luce fino a 13 al giorno.

I piccoli possono essere manipolati alcuni minuti al giorno a partire dai 20 giorni di età, evitando di esporli a una luce intensa dal momento che sono abituati al buio del nido. In tal modo crescono abituati al contatto umano e docili.

Sapevi che

I pappagallini ondulati amano volare: permettere loro di fare esercizio ed esplorare l’ambiente è la situazione ideale per la loro salute psicofisica. Sarebbe quindi opportuno lasciarli uscire dalla gabbia regolarmente tutti i giorni. Premessa alla libera uscita è aver instaurato con l’animale un buon rapporto di fiducia.

La stanza in cui liberare il pappagallino deve essere a prova di fughe e incidenti. Le finestre devono essere chiuse, con i vetri coperti (ad esempio con una tenda) per evitare che l’uccello vi vada a sbattere contro. In alternativa, se ci sono zanzariere si possono abbassare. Anche le porte vanno tenute chiuse. I vari pericoli a cui può andare incontro il pappagallino ondulato libero nella stanza sono:

  • annegamento (bacinelle o pentole piene d’acqua, la tazza del water)
  • ustioni (caminetti, stufe, fornelli, candele o piastre elettriche accesi)
  • folgorazione (fili elettrici)
  • avvelenamento (sigarette, farmaci, cioccolata, prodotti per la casa)

Habitat e biotipo

La gabbia deve essere più ampia possibile, tanto da permettere all’animale di volare orizzontalmente. I pappagallini ondulati amano arrampicarsi, pertanto è preferibile che la gabbia abbia barre orizzontali. Per dare agli uccelli un maggior senso di sicurezza è consigliabile porre la gabbia contro una parete, perché un lato sia chiuso.

La gabbia va arredata con diversi posatoi; è preferibile usare dei rami di legno naturale, di diametro variabile, per favorire una buona ginnastica delle zampe e prevenire lesioni dei piedi; il diametro medio dei posatoi deve essere tale da consentire alla zampa di circondarli senza che le dita opposte arrivino a toccarsi. I posatoi di plastica non sono adeguati, e spesso hanno un diametro insufficiente. Trattandosi di uccelli vivaci e curiosi, all’interno della gabbia vanno sistemati vari tipi di giocattoli non tossici: funi, oggetti di legno da distruggere con il becco, ecc. Non bisogna tuttavia riempire di oggetti la gabbia a tal punto che le cocorite non riescano a volare o abbiano addirittura difficoltà a muoversi.

Il materiale migliore da porre sul fondo è rappresentato da sabbia oceanica.

La collocazione della gabbia è un fattore importante. I pappagallini ondulati hanno bisogno di compagnia, pertanto la sistemazione ideale è in una stanza in cui vi sia la presenza di persone per buona parte del tempo, ad esclusione della cucina perché è un ambiente che può essere pericoloso per gli uccelli in gabbia (per le emissioni delle pentole antiaderenti di teflon, o i vapori dei prodotti per la pulizia del forno, ad esempio). La notte l’ambiente deve essere silenzioso e buio, per consentire ai pappagalli di dormire indisturbati.

La gabbia deve essere al riparo da correnti d’aria e dalla luce diretta del sole, che può provocare un colpo di calore, e non raggiungibile da potenziali predatori o animali che possono spaventare gli uccellini, come cani e gatti.

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