Il ratto (Rattus norvegicus) è un roditore originario delle regioni temperate dell’Asia centrale e da qui si è diffuso in tutto il mondo. E’ un animale socievole (vive in colonie) e scavatore, prevalentemente notturno. La vita media è di tre – quattro anni. Il maschio pesa mediamente 450-520 g, la femmina di 250-300 g. Rispetto al maschio la femmina ha un pelo più liscio, non ha odore e raramente marca il territorio. La distinzione dei sessi è semplice: il maschio è riconoscibile per la presenza dei testicoli, che scendono a 20 giorni di età. Come in tutti i roditori, gli incisivi sono a crescita continua e vengono mantenuti di lunghezza costante con l’uso.
I ratti albini hanno una vista molto scarsa, ma possono condurre una vita perfettamente normale perché si aiutano con l’olfatto e le vibrisse (i baffi). Dietro il globo oculare si trova una ghiandola lacrimale, detta ghiandola di Harder, che produce un secreto rossastro. In condizioni di stress o malattie la ghiandola di Harder può produrre un eccesso di secreto che macchia di rosso il pelo della faccia, dando la falsa impressione che l’animale sanguini dagli occhi.
Ratto
Descrizione e caratteristiche
Allevamento
I ratti possono essere tenuti in gruppo con più maschi e femmine, se lo spazio a disposizione è sufficiente; i piccoli sono accuditi da più madri insieme. Se non si vogliono riprodurre, è possibile tenere insieme ratti dello stesso sesso, oppure si sterilizza il maschio. E’ anche possibile mettere insieme due soggetti adulti, con qualche precauzione e molta gradualità.
I ratti devono essere alloggiati in gabbie relativamente spaziose, rispetto agli altri piccoli roditori. Sono adatte sia le gabbie di metallo (con le sbarre), che quelle in plastica o plexiglas, del tipo per conigli. Oltre allo spazio, è importante che la gabbia fornisca una buona areazione, che sia facile da pulire e a prova di fuga. Come fondo si possono usare trucioli, pellet di carta riciclata o di segatura, o simili materiali, assorbenti e non tossici. Il ghiaino per gatti è sconsigliato.
Il fondo della gabbia deve essere pieno perché la rete può causare lesioni ai piedi. Nella gabbia va posto un nido, costituito ad esempio da una casetta, e si lascia a disposizione della carta morbida (del tipo da cucina) per imbottirlo. Per arricchire l’ambiente si mettono nella gabbia tubi, scatoloni, vasi, ecc. Una ruota di dimensioni adeguate, con il fondo pieno, è molto utile per permettere all’animale di fare attività.
I ratti non sopportano bene temperature ambientali elevate; la calura eccessiva causa malessere e disidratazione. La temperatura ottimale è di 22°C (range: 18-27°C) e l’umidità relativa del 30-70%.
L’igiene della gabbia va curata con molta attenzione. Il materiale del fondo va completamente sostituito almeno una volta alla settimana perché l’ammoniaca presente nell’urina irrita le vie respiratorie e predispone alle infezioni respiratorie.
I ratti sono animali molto puliti, ma in caso di necessità è possibile lavarli utilizzando uno shampoo per cani o gatti. Vanno poi asciugati con cura, facendo attenzione che non prendano freddo.
Quando sono lasciati liberi, i ratti devono essere sorvegliati a vista. L’ambiente deve essere a prova di fuga, e non contenere oggetti pericolosi (fili elettrici, sigarette, sostanze o piante tossiche, ecc.). I ratti possono marcare il territorio con goccioline di urina, inoltre possono rodere vari oggetti come libri e mobilio, causando danni all’arredamento.
Spesso un ratto fuggito ritorna alla sua gabbia, ma lasciato libero incustodito andrebbe incontro a moltissimi pericoli.
Riproduzione
I ratti raggiungono la maturità sessuale a 65-110 giorni e sono molto prolifici. La femmina va in estro ogni 4-5 giorni, la gravidanza dura 21-23 giorni e il numero medio di piccoli è di 6-12. I piccoli aprono gli occhi a 7 giorni, iniziano a mangiare e a bere a due settimane, e sono svezzati a tre settimane, quando pesano 40-50 g. Occorre fare attenzione che riescano a raggiungere senza difficoltà il beccuccio del beverino.
Dopo il parto si verifica un calore, che può essere fertile. Se la femmina non è rimasta gravida con il calore post partum, torna in calore 2-4 giorni dopo lo svezzamento. Se la femmina sta allattando ed è contemporaneamente gravida, la durata della gravidanza si allunga di alcuni giorni.
I ratti sono in grado di riprodursi tutto l’anno, anche se la fertilità cala in inverno.
Cura e alimentazione
Alimentazione
Allo stato naturale i ratti sono onnivori, e mangiano qualunque cosa. Sono in grado di ingerire in un giorno il terzo del loro peso in cibo. In cattività il problema principale consiste nell’evitare l’obesità, che è molto frequente, evitando gli alimenti grassi e ricchi di zuccheri.
L’alimento ideale è un pellet specifico per ratti, che contenga il 20-27% di proteine. Nei nostri store Zoomiguana troverai alimenti specifici completi e bilanciati.
L’acqua va sempre lasciata a disposizione, preferibilmente con un beverino a goccia.
Alimenti controindicati
- Miscele di semi (troppo grassi e carenti di proteine)
- Frutta secca
- Cibi zuccherati (dolci, biscotti, creme, dolciumi in generale)
- Cibi ricchi di grassi (fritti, panna, burro, merendine)
- Insaccati
- Vegetali avariati, o non adatti al consumo umano
- Le parti verdi e le foglie di patata, pomodoro e melanzana
- Il latte e gli alimenti contenti latte
Cure
I ratti non devono essere vaccinati, ma è bene far fare una visita subito dopo l’acquisto e delle visite di controllo periodiche 2-3 volte l’anno. I maschi vanno preferibilmente sterilizzati. Ovviamente, il ratto va fatto visitare subito se presenta segni di malessere come ad esempio anoressia, respiro difficoltoso, abbattimento.
Sapevi che
I ratti, se maneggiati spesso e con gentilezza, costituiscono degli ottimi animali da compagnia, docili, intelligenti e puliti; riconoscono il proprietario e gli si affezionano. I ratti sono animali sociali, e hanno bisogno anche della presenza dei loro simili. Necessitano di più attenzioni di quanto in genere richiedano i piccoli roditori, ed è opportuno che il proprietario interagisca con loro almeno un’ora al giorno, permettendo anche l’uscita dalla gabbia. Raramente questi roditori mordono, a meno che non siano maneggiati in modo rude.
Come si maneggiano
I ratti vanno afferrati con una presa sicura ma delicata, circondando con una mano il torace mentre l’altra sostiene le zampe posteriori. Questi roditori raramente mordono, e vanno abituati ad essere manipolati regolarmente, con gentilezza, offrendo un bocconcino perché associno le mani umane ad un’esperienza piacevole. I ratti amano essere coccolati e spesso restano a lungo in grembo al proprietario.
Zoomiguana
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